Wednesday, November 9, 2011

Le aspirazioni della società del contrario.


«Pare che una tra le peculiari aspirazioni di una società fondata sul capitale e orientata al consumo sia quella di ridimensionare la cultura a mera funzione di intrattenimento, falsamente interpretando come conoscenza tutto ciò che intrattiene le moltitudini. In questa società del contrario quello che viene prima di tutto è il presunto benessere materiale, ossia l´acquisizione e il mantenimento di oggetti vari per il breve periodo del vivere, e questo implica anche che la società occidentale tende e tenderà sempre più a configurarsi sul rapporto tra privilegiati e coloro che invece non godono di una posizione sociale benigna, orientandosi verso i primi e questo, oltre a creare conflitti e disequilibri, rappresenta anche il fallimento di ogni ideale di umanesimo in cui è l´essere umano il centro del vivere e non il capitale. Nessuno potrebbe negare che i presunti grandi fini di questa società, se guardati con lucidità, non solo sono facili da capire e conseguire, ma anche ben poca cosa. (...) Se in una società che si proclama avanzata è ancora e sempre il denaro a rendere misura di tutto, anche dell’uomo trasformato in una semplice somma di cose, questo è solo l'ennesimo segno di una rinnovata barbarie».

(Tratto da: Sergio Caldarella, La Società del Contrario, Zambon 2005, p. 29)